“Non si sa mai…”

Cosa succederà nel futuro?
E’ il momento di investire o è meglio aspettare? 

 

Quante volte anche voi vi siete posti queste domande?

Moltissimi di noi convinti di fare la cosa giusta e agendo alla luce di un futuro che riserva tante incertezze fanno delle scelte ben precise in ambito di investimenti, ossia decidono semplicemente di non farli e di tenere il patrimonio parcheggiato sui conti correnti.

Con la pandemia la somma detenuta dagli italiani sui conti correnti ha raggiunto la cifra di 1.800 Miliardi !!


Siamo sicuri che questa sia la scelta più giusta per proteggerci?
In realtà questa nostra scelta contribuisce a distruggere il valore sia presente che futuro del nostro Paese, perché non consente al meccanismo della produzione di ripartire.

Distruggiamo valore sia per paura, che disorientamento. L’inflazione, infatti, è la “tassa” più sconosciuta e inesorabile che esista, la quale in maniera apparentemente indolorosa tassa gli ingenui, quelli che con il “non si sa mai…” pensano di potersi proteggere mentre in realtà si stanno sottoponendo volontariamente a quel piccolo prelievo quotidiano che è l’erosione del potere d’acquisto. Per non bastare, ci si mettono anche i tassi negativi della Bce ad erodere il nostro capitale!!

Siamo ancora sicuri che non ci sia un’alternativa migliore per noi?
Spetta ai professionisti del risparmio quali noi siamo, affrontare con i nostri clienti questa problematica.

I risparmiatori hanno il diritto e il dovere di chiedere al proprio consulente di essere ascoltati profondamente anche riguardo al non detto.
L’educazione finanziaria del cliente riveste un ruolo primario affidato al consulente. Essere in grado di educare vuol dire portare fuori dalla prigione dei pregiudizi, dalla paura, dal disorientamento e questo è il mestiere di chi educa e dell’educazione, non si tratta di vendere o consigliare prodotti finanziari ma si tratta di dare una risposta a queste domande che spesso sono silenziose.


Il nostro risparmio merita apertura mentale, merita comprensione perché solo così riesce a massimizzare il rendimento e la protezione.

Che dire quindi? Che i 1.800 miliardi fermi sui conti potrebbero essere utilizzati meglio e sono un torto che facciamo ai nostri figli, sono il prezzo della paura.
Questo Paese ha bisogno del coraggio e della fiducia nel nostro futuro, e noi siamo qui per aiutarti in ogni tua scelta patrimoniale.